Come scegliere un Sistema Antifurto
Come scegliere un Sistema Antifurto
Questa breve Guida è stata realizzata per dare qualche consiglio pratico,
utile e di facile interpretazione a chi vuole acquistare un sistema antifurto
per la propria casa e non sa come orientarsi. Non è un documento
per tecnici del settore e non trattiamo in questa sede specificatamente
di prodotti e delle loro caratteristiche tecniche, ma dei princìpi che
Vi possono aiutare nella scelta migliore per il Vostro impianto.
Ho scelto di pubblicarla sotto forma di blog per permettere a tutti -
oltre che di leggerla - anche di integrarla e migliorarla con domande,
commenti e contributi (i progetti Open Source insegnano...)
Innanzitutto facciamo una premessa: l'antifurto 'migliore'
per Voi è quello che protegge al meglio i Vostri beni in base alle
necessità di sicurezza che avete ed al minor costo. Un po' come una
racchetta da tennis, non è quella usata dal campione (o quella più costosa)
che Vi permette di giocare bene, ma quella che meglio si adatta a Voi.
Scegliere il Vostro impianto secondo questo principio
Vi farà ottenere il risultato migliore al minor costo possibile.
Se farete fare un impianto nella Vostra casa come quello di una banca,
Vi sarete creati delle (inutili) complicazioni tecniche di uso e manutenzione,
avrete speso molto di più del necessario e probabilmente
non sarete più protetti di quanto avreste potuto esserlo con un impianto normale.
Allo stesso tempo, se risparmiate sulla qualità dei prodotti o sulla professionalità
dell'installazione ed installate un sistema che non funziona o che non
Vi protegge adeguatamente, avrete buttato via i Vostri soldi.
Detto ciò, andiamo a vedere come si sceglie un sistema antifurto.
Per comodità, abbiamo ipotizzato di voler realizzare un impianto
in un appartamento - ma, in principio, la stessa logica
si può applicare ad una villetta od un piccolo ufficio.
utile e di facile interpretazione a chi vuole acquistare un sistema antifurto
per la propria casa e non sa come orientarsi. Non è un documento
per tecnici del settore e non trattiamo in questa sede specificatamente
di prodotti e delle loro caratteristiche tecniche, ma dei princìpi che
Vi possono aiutare nella scelta migliore per il Vostro impianto.
Ho scelto di pubblicarla sotto forma di blog per permettere a tutti -
oltre che di leggerla - anche di integrarla e migliorarla con domande,
commenti e contributi (i progetti Open Source insegnano...)
Innanzitutto facciamo una premessa: l'antifurto 'migliore'
per Voi è quello che protegge al meglio i Vostri beni in base alle
necessità di sicurezza che avete ed al minor costo. Un po' come una
racchetta da tennis, non è quella usata dal campione (o quella più costosa)
che Vi permette di giocare bene, ma quella che meglio si adatta a Voi.
Scegliere il Vostro impianto secondo questo principio
Vi farà ottenere il risultato migliore al minor costo possibile.
Se farete fare un impianto nella Vostra casa come quello di una banca,
Vi sarete creati delle (inutili) complicazioni tecniche di uso e manutenzione,
avrete speso molto di più del necessario e probabilmente
non sarete più protetti di quanto avreste potuto esserlo con un impianto normale.
Allo stesso tempo, se risparmiate sulla qualità dei prodotti o sulla professionalità
dell'installazione ed installate un sistema che non funziona o che non
Vi protegge adeguatamente, avrete buttato via i Vostri soldi.
Detto ciò, andiamo a vedere come si sceglie un sistema antifurto.
Per comodità, abbiamo ipotizzato di voler realizzare un impianto
in un appartamento - ma, in principio, la stessa logica
si può applicare ad una villetta od un piccolo ufficio.
Primo passo: chi installerà l'impianto?
Chi installerà il Vostro impianto antifurto ?
La soluzione migliore (e per migliore intendo anche quella più efficace ed economica)
è rivolgerVi ad un professionista. Alternativamente, se ritenete di avere le necessarie
conoscenze tecniche - soprattutto elettriche - ed avete voglia e tempo per farlo,
potete installarVi il Vostro sistema da soli. L'autoinstallazione di sistemi senza filo
(anche detti via radio) è più semplice di quella degli impianti con i fili,
ma in genere il costo dei prodotti senza fili è superiore
(e bisogna anche aggiungere il costo delle batterie).
Se però non avete la predisposizione dell'impianto elettrico per l'antifurto
(vale a dire i tubi vuoti dove far passare i fili), nel caso dell'impianto filare l'operazione
potrebbe essere complessa e da sconsigliare. Ricordate che nei tubi dove passano cavi
della corrente elettrica (per Legge) non devono passare altri cavi se non certificati
da un elettricista abilitato.
Vediamo un po' più in dettaglio pregi e difetti delle due soluzioni :
Installazione Antifurto Casa Fai-da-Te
Come vedremo in seguito in dettaglio, ci sono tre tipologie di impianto antifurto:
con i fili (anche detto filare), senza fili (anche detto via radio o wireless)
e misto (filare + via radio).
Per i sistemi filari, se avete la predisposizione dell'impianto - vale a dire che
sono già stati posati i tubi per il passaggio dei cavi - il problema sostanzialmente
si riduce al collegamento dei componenti ed alla eventuale programmazione
della centrale e/o del combinatore telefonico, se presente.
Il tipo di cavo da utilizzare è indicato nella documentazione del prodotto ma, tipicamente,
si utilizza cavo schermato 4x0.22+2x0.50 (4 conduttori per i segnali + 2 per l'alimentazione).
In alcuni casi, ad esempio per la sirena esterna, potrebbero essere
necessari 6 conduttori (quindi 6x0.22+2x0.50), ma comunque non si tratta di cavi
particolarmente grandi e difficili da intubare e di facile reperibilità sul mercato.
RicordateVi di verificare sempre che il cavo sia schermato,
omologato e con la necessaria certificazione antifiamma.
Se non avete la predisposizione per il passaggio cavi potete utilizzare una canalina
esterna ma, importante!, ricordate sempre che nei tubi dove passano
cavi della corrente elettrica (per Legge) non devono passare altri cavi se non
certificati da un elettricista abilitato -
e comunque devono essere cavi con schermatura speciale. Inoltre, da un punto di
vista della sicurezza dell'impianto, dovete tenere in considerazione che un cavo 'esterno
' è più a rischio di manomissione di un cavo intubato: se in un alloggio privato questo
fattore non è così determinante, in un ufficio, un negozio o qualunque
luogo con pubblico accesso potrebbe esserlo.
Per i sistemi via radio il discorso installazione è presto fatto: scegliete la posizione
migliore per la vostra centrale e posizionate provvisoriamente
le periferiche (sensori, sirena, etc.) dove volete installarle.
La centrale deve essere sufficientemente 'nascosta' in modo da essere protetta
da eventuali tentativi di manomissione (ad es. in un ripostiglio) e posta centralmente
rispetto alle periferiche in modo da sfruttare completamente la copertura radio.
Fate l'acquisizione delle periferiche e le operazioni di programmazione e, dopo aver
verificato che tutte dialogano senza problemi con la centrale, fissate al muro
. L'operazione di verifica è fondamentale: viste le frequenze in gioco
(generalmente i sistemi via radio operano nella banda degli 866MHz)
anche uno spostamento di pochi centimetri può far variare la qualità del
segnale ricevuto e quindi, nel caso di interferenze, basta verificare il segnale
trasmesso da una periferica posizionandola poco distante per risolvere il problema.
E non dimenticate di verificare anche la portata del telecomando!
Da un punto di vista esclusivamente installativo, indubbiamente il
via radio è quello che presenta meno problemi.
Per i sistemi misti filare+via radio valgono le considerazioni di cui sopra, 7
con l'aggiunta che sostanzialmente potete prendere i pregi di entrambe i sistemi e scartarne i difetti.
Le centrali che supportano sia sensori cablati che senza filo
Vi permettono di effettuare un'installazione semplice sia dove c'è la predisposizione (il tubo),
sia dove la stesura del cavo rappresenta un problema
con i fili (anche detto filare), senza fili (anche detto via radio o wireless)
e misto (filare + via radio).
Per i sistemi filari, se avete la predisposizione dell'impianto - vale a dire che
sono già stati posati i tubi per il passaggio dei cavi - il problema sostanzialmente
si riduce al collegamento dei componenti ed alla eventuale programmazione
della centrale e/o del combinatore telefonico, se presente.
Il tipo di cavo da utilizzare è indicato nella documentazione del prodotto ma, tipicamente,
si utilizza cavo schermato 4x0.22+2x0.50 (4 conduttori per i segnali + 2 per l'alimentazione).
In alcuni casi, ad esempio per la sirena esterna, potrebbero essere
necessari 6 conduttori (quindi 6x0.22+2x0.50), ma comunque non si tratta di cavi
particolarmente grandi e difficili da intubare e di facile reperibilità sul mercato.
RicordateVi di verificare sempre che il cavo sia schermato,
omologato e con la necessaria certificazione antifiamma.
Se non avete la predisposizione per il passaggio cavi potete utilizzare una canalina
esterna ma, importante!, ricordate sempre che nei tubi dove passano
cavi della corrente elettrica (per Legge) non devono passare altri cavi se non
certificati da un elettricista abilitato -
e comunque devono essere cavi con schermatura speciale. Inoltre, da un punto di
vista della sicurezza dell'impianto, dovete tenere in considerazione che un cavo 'esterno
' è più a rischio di manomissione di un cavo intubato: se in un alloggio privato questo
fattore non è così determinante, in un ufficio, un negozio o qualunque
luogo con pubblico accesso potrebbe esserlo.
Per i sistemi via radio il discorso installazione è presto fatto: scegliete la posizione
migliore per la vostra centrale e posizionate provvisoriamente
le periferiche (sensori, sirena, etc.) dove volete installarle.
La centrale deve essere sufficientemente 'nascosta' in modo da essere protetta
da eventuali tentativi di manomissione (ad es. in un ripostiglio) e posta centralmente
rispetto alle periferiche in modo da sfruttare completamente la copertura radio.
Fate l'acquisizione delle periferiche e le operazioni di programmazione e, dopo aver
verificato che tutte dialogano senza problemi con la centrale, fissate al muro
. L'operazione di verifica è fondamentale: viste le frequenze in gioco
(generalmente i sistemi via radio operano nella banda degli 866MHz)
anche uno spostamento di pochi centimetri può far variare la qualità del
segnale ricevuto e quindi, nel caso di interferenze, basta verificare il segnale
trasmesso da una periferica posizionandola poco distante per risolvere il problema.
E non dimenticate di verificare anche la portata del telecomando!
Da un punto di vista esclusivamente installativo, indubbiamente il
via radio è quello che presenta meno problemi.
Per i sistemi misti filare+via radio valgono le considerazioni di cui sopra, 7
con l'aggiunta che sostanzialmente potete prendere i pregi di entrambe i sistemi e scartarne i difetti.
Le centrali che supportano sia sensori cablati che senza filo
Vi permettono di effettuare un'installazione semplice sia dove c'è la predisposizione (il tubo),
sia dove la stesura del cavo rappresenta un problema
Commenti
Posta un commento